2001 - AMENDOLA E L'EFFIMERO QUOTIDIANO (Luigi Tallarico) Stampa E-mail
La visione di Enzo Amendola, presente nella galleria Lombardi di via del Babuino, a Roma, contravviene ai canoni estetici della metafisica storica, proponendo oggetti e figure effimeri, con accostamenti inusitati e fuori del raccordo memoriale e simboli¬co della metafisica tradizionale. La sua proposta tende a richiamare quella forma plastica che, pur essendo bloccata nell'immo¬bilità di ordine metafisico, sollecita in effetti nuove indagini per nuovi giudizi sulla realtà «altra» che, rifiutando il segno auto¬matico e persistente della memoria, aspira a cogliere la realtà ottica, fuori dei valori ideologici e del mutevole, in nome del vero-più-vero-del-vero di provenienza iperrealista.

Luigi Tallarico

(Secolo d’Italia, 21 ottobre 2001)